1a79a87ed1e8e9015df8ed6cbc5f897b_w713_h395_cp La Primavera urbana di Rodari: una filastrocca che denuncia il grigiore delle città - MantoBimbi

In questo periodo dell'anno, mentre la natura si risveglia e i colori della primavera invadono giardini e parchi, è il momento ideale per riscoprire una delle più significative filastrocche di Gianni Rodari dedicata proprio a questa stagione. "Primavera" è un componimento che, con la delicatezza tipica dell'autore ma anche con una profonda critica sociale, ci invita a riflettere sul rapporto tra natura e ambiente urbano.

La filastrocca "Primavera" di Gianni Rodari

Ecco il testo completo della filastrocca, tratta dalla raccolta "Filastrocche lunghe e corte":

Conosco una città
dove la primavera
arriva e se ne va
senza trovare un albero
da rinverdire,
un ramo da far fiorire
di rosa o di lillà.

Per quelle strade murate
come prigioni
la poveretta s'aggira
con le migliori intenzioni:
appende un po' di verde
ai fili dei tram, ai lampioni,
sparge dei fiori
davanti ai portoni
(e dopo un momentino
se li riprende il netturbino).

Altro da fare
non le rimane,
per settimane e settimane,
che dirigere il traffico
delle rondini, in alto,
dove la gente
non le vede e non le sente.

Di verde in quella città
(e dirvi il suo nome non posso)
ci sono soltanto i semafori
quando non segnano rosso.

La filastrocca racconta di una città dove la primavera fatica a trovare spazio per esprimersi. La stagione, personificata come una "poveretta", vaga per strade murate simili a prigioni, cercando invano alberi da rinverdire o rami da far fiorire. Ridotta ad appendere un po' di verde ai fili dei tram e ai lampioni, o a spargere fiori davanti ai portoni (prontamente rimossi dal netturbino), alla fine si limita a dirigere il "traffico delle rondini" in alto, dove gli abitanti della città non possono né vederla né sentirla. L'unico verde presente in questa città senza nome sono i semafori, quando non segnano rosso.

Il significato letterale: la natura soffocata

A un primo livello di lettura, la filastrocca descrive una città talmente cementificata e costruita da non lasciare spazio alla natura. La primavera, stagione del risveglio e della rinascita, non trova terreno fertile dove esprimersi. L'immagine della primavera che tenta disperatamente di portare colore e vita ("con le migliori intenzioni") in un ambiente ostile è particolarmente toccante e immediatamente comprensibile anche per i più piccoli.

La dimensione simbolica: una critica sociale

Ad un livello più profondo, Rodari compie una critica sociale acuta e attuale. La città descritta è simbolo di un modello di sviluppo urbano che ha sacrificato il verde e gli spazi naturali in nome del cemento e dell'industrializzazione. Il fatto che l'autore non riveli il nome della città ("e dirvi il suo nome non posso") suggerisce che potrebbe trattarsi di qualsiasi città moderna - rendendo la critica universale.

I semafori che rappresentano l'unico elemento verde quando "non segnano rosso" sono una potente metafora: l'unica natura concessa è artificiale e funzionale alla regolamentazione del traffico, non al benessere delle persone.

Il contesto storico: l'Italia del boom economico e della cementificazione

La filastrocca di Rodari si colloca nel contesto dell'Italia degli anni '60 e '70, un periodo caratterizzato dal cosiddetto "boom economico" e da un'urbanizzazione rapida e spesso incontrollata. Questi decenni videro una massiccia migrazione dalle campagne alle città, con conseguente espansione urbana che raramente seguì criteri di pianificazione attenti alla qualità della vita e all'equilibrio ambientale.

Le grandi città italiane come Milano, Torino e Roma crebbero enormemente, con quartieri periferici che sorgevano a ritmo accelerato, spesso privi di spazi verdi e servizi adeguati. L'industrializzazione portò benessere economico ma anche inquinamento, traffico e quella che oggi chiameremmo "cementificazione selvaggia". Rodari, sempre attento alle dinamiche sociali, coglie con questa filastrocca uno degli aspetti più problematici dello sviluppo italiano: la perdita del rapporto con la natura nell'ambiente urbano.

La critica di Rodari si inserisce nelle prime voci che, in quegli anni, iniziavano a sollevare questioni ambientali in Italia, anticipando temi che sarebbero diventati centrali nei decenni successivi. "Primavera" può essere vista come una delle prime espressioni poetiche della nascente coscienza ecologica italiana.

La rilevanza contemporanea

Scritta negli anni '70 e pubblicata nel 1981, questa filastrocca mantiene una straordinaria attualità. In un'epoca in cui le tematiche ambientali e la sostenibilità urbana sono al centro del dibattito pubblico, il messaggio di Rodari risuona con forza ancora maggiore. La contrapposizione tra natura e cemento, tra stagioni e urbanizzazione selvaggia, tra il ritmo naturale e quello frenetico della città moderna, sono temi più attuali che mai.

L'autore: Gianni Rodari, maestro di fantasia e critica sociale

Gianni Rodari (1920-1980) è stato uno dei più importanti scrittori italiani per l'infanzia, nonché pedagogista, giornalista e poeta. Vincitore del prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 1970, è considerato il rinnovatore della letteratura per l'infanzia italiana. Nelle sue opere, Rodari ha sempre unito fantasia e impegno civile, capacità di parlare ai bambini e di far riflettere gli adulti.

La sua produzione è caratterizzata da un linguaggio semplice ma mai banale, dall'uso sapiente della fantasia e da un sottile umorismo che spesso nasconde profonde riflessioni sociali. "Primavera" rappresenta perfettamente questo approccio: una filastrocca apparentemente semplice che contiene una critica sociale acuta e stimola la riflessione su temi complessi.

Il valore educativo: parlare di ecologia ai bambini

Questa filastrocca offre agli adulti l'opportunità di affrontare con i bambini temi importanti come l'ecologia urbana e il rispetto per l'ambiente. I bambini possono facilmente comprendere il concetto di una primavera che non trova spazio nelle città e iniziare a riflettere sull'importanza degli spazi verdi.

Leggere insieme questa filastrocca può diventare lo spunto per:

  • osservare insieme ai bambini gli spazi verdi della propria città
  • riflettere sull'importanza degli alberi e delle piante
  • realizzare piccoli progetti di giardinaggio sul balcone o in casa
  • sviluppare una sensibilità ecologica fin dalla prima infanzia

Conclusione: un messaggio sempre attuale

La filastrocca "Primavera" di Rodari ci ricorda, oggi come quarant'anni fa, l'importanza di preservare spazi per la natura nelle nostre città. È un invito a ripensare il nostro rapporto con l'ambiente urbano e a garantire che la primavera possa sempre trovare alberi da rinverdire e rami da far fiorire.

In un'epoca in cui le città smart e sostenibili sono al centro del dibattito sulla qualità della vita urbana, le parole di Rodari ci ricordano che non può esserci vera qualità della vita senza un rapporto armonioso con la natura. Una lezione preziosa da trasmettere ai nostri bambini, futuri cittadini di un mondo che speriamo più verde e sostenibile.

Questa primavera, mentre leggete ai vostri bambini la filastrocca di Rodari, potreste invitarli a osservare con occhi nuovi la vostra città: dov'è che la primavera può esprimersi? Dove invece fatica a trovare spazio? E cosa potremmo fare, insieme, per aiutarla?

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