Prima incursione della Pixar in un'ambientazione fantasy, ibridata con un sapore urbano e quotidiano contemporaneo, Onward appare di primo acchito meno stupefacente di altri film della casa di animazione, ma è una storia avventurosa, appassionante, divertente, senza un momento di stanca e piena di significati, di emozioni da condividere: come si superano una perdita o un’assenza? Vale la pena, crescendo, di buttare tutta l’irrazionalità alle spalle? O esistono compromessi più degni per la nostra vita? Come equilibrare il progresso con le radici?
Sesta edizione per MantovaScienza, il festival scientifico del Comune di Mantova: dieci giorni di seminari su temi di interesse collettivo e conferenze di carattere divulgativo, proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali e musicali, escursioni e laboratori per bambini e famiglie. Promossa e sostenuta dal settore Servizi Educativi e Scolastici e dal settore Welfare del Comune di Mantova, la manifestazione è organizzata da Alkémica onlus, e vede come principale sponsor TEA spa.
Il Carbone dei Piccoli compie 15 anni. Da quando è nata la rassegna c'è un sottotitolo: "il cinema per gli occhi dei bambini".
Proprio in questo tempo matto in cui i bambini possono fruire di qualsiasi tipo di prodotto attraverso gli strumenti domestici, anche e purtroppo senza filtri e mediazioni, il Cinema del Carbone crede sia necessaria un'educazione visiva e ritiene essenziale proporre un percorso di visioni ed esperienze cinematografiche adatto agli occhi dei bambini.
Richard Phelan e Will Becher debuttano alla regia dopo aver lavorato a lungo nel campo dell'animazione e aver collaborato nel reparto artistico del primo lungometraggio dedicato alla famosa e simpatica pecora. L'accurato lavoro di animazione svolto da Aardman, che ha richiesto anni per completare alcune delle scene più complicate, dà i suoi risultati: nonostante nel film nessuno utilizzi un linguaggio comprensibile, il livello d'attenzione non viene mai meno, grazie alle tante gag e alle divertenti espressioni, risultato della riuscita tecnica d'animazione in stop-motion.
Takara - La notte che ho nuotato è ambientato ad Aomori, nella punta settentrionale dell’isola di Honshū. Per i giapponesi questa città - il cui nome significa “la foresta verde” - equivale all'inverno, perché è il luogo di tutto il paese in cui cade più neve e in cui la stagione fredda dura più a lungo. A un bambino, che ha una percezione diversa del tempo, può sembrare che l'inverno non finisca mai. In particolar modo a Takara, perché è solo: il tempo scorre più lentamente quando non c'è nessuno intorno.
Vi immaginate se Cappuccetto rosso e Biancaneve si alleassero contro il cacciatore e il lupo? E se i tre porcellini si dessero all’abusivismo edilizio? E se scoccasse l’amore tra Jack col suo fagiolo magico e Cenerentola? Le favole non sono sempre come ce le ricordiamo!
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