Richard Phelan e Will Becher debuttano alla regia dopo aver lavorato a lungo nel campo dell'animazione e aver collaborato nel reparto artistico del primo lungometraggio dedicato alla famosa e simpatica pecora. L'accurato lavoro di animazione svolto da Aardman, che ha richiesto anni per completare alcune delle scene più complicate, dà i suoi risultati: nonostante nel film nessuno utilizzi un linguaggio comprensibile, il livello d'attenzione non viene mai meno, grazie alle tante gag e alle divertenti espressioni, risultato della riuscita tecnica d'animazione in stop-motion.
Takara - La notte che ho nuotato è ambientato ad Aomori, nella punta settentrionale dell’isola di Honshū. Per i giapponesi questa città - il cui nome significa “la foresta verde” - equivale all'inverno, perché è il luogo di tutto il paese in cui cade più neve e in cui la stagione fredda dura più a lungo. A un bambino, che ha una percezione diversa del tempo, può sembrare che l'inverno non finisca mai. In particolar modo a Takara, perché è solo: il tempo scorre più lentamente quando non c'è nessuno intorno.
Vi immaginate se Cappuccetto rosso e Biancaneve si alleassero contro il cacciatore e il lupo? E se i tre porcellini si dessero all’abusivismo edilizio? E se scoccasse l’amore tra Jack col suo fagiolo magico e Cenerentola? Le favole non sono sempre come ce le ricordiamo!
I Welsh corgi sono una razza canina molto amata dalla Regina d'Inghilterra e da suo padre Giorgio IV: nel 2007 la regina Elisabetta ha avuto cinque corgi, quattro dorgi e cinque cocker spaniel. I cani reali erano già stati ritratti nella serie animata Mr. Bean, prima che la casa di animazione nWave Pictures di Ben Stassen li rendesse protagonisti in Rex - Un cucciolo a palazzo.
Dei tanti film dedicati alle avventure del simpatico ladro gentiluomo, ideato da Monkey Punch, Lupin III – Il castello di Cagliostro è il più amato, ricordato, apprezzato, una vera pietra miliare del cinema di animazione giapponese, perché capace di fondere gli ingredienti di una puntata televisiva di Lupin con alcuni elementi che saranno propri dei film dello Studio Ghibli e della poetica e dello stile Miyazakiani: l'attenzione per le eroine femminili dolci e sfortunate, ma al tempo stesso volitive e tenaci, la brillante costruzione di sequenze ricche di azione.
Pensate che fare cinema sia così difficile? Per togliervi tutte le paure - e farvi divertire - arriva la nuova serie di laboratori del Carbone dei Piccoli LAB! L'edizione 2020 dei workshop per bambine e bambini curiosi è interamente dedicata alla settima arte e alle sue suggestioni.
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